Il retailer Giapponese Uniqlo spinge l’acceleratore sulla brand experience per rafforzare la sua presenza in Europa con un nuovo concept retail declinato per la prima volta a Londra. La capitale inglese ha visto l’apertura del global flagship su Oxford Street il 18 marzo: si tratta di uno spazio sviluppato su tre piani che punta alla fusione tra shopping experience e storytelling nella chiave più moderna –in pieno stile Burberry per citare un benchmark di riferimento. Un concept più adatto ad un brand del lusso piuttosto che a un retailer fast fashion giapponese: Uniqlo punta ad elevare la percezione del suo prodotto agli occhi della clientela, europea e non, che transita nella capitale britannica.
Il progetto architettonico ricorda in parte gli stores Uniqlo del Marais ed Opera a Parigi ma punta con maggior forza sul digitale e gli eventi in store per fidelizzare la clientela (es. “Unlock London”, uno speciale contest che mira a far scoprire il nuovo rooftop space). Dal punto di vista retail marketing, lo store viene aperto con il supporto dell’ultima campagna marketing “This Way to utopia”: iniziativa che farà leva su 6 cultural ambassadors – lo stilista Hana Tajima, il rapper/ produttore Skepta, la modella Munroe Bergdorf, il dj Benji B, il regista Sean Frank e il fotografo Cate Underwood – a supporto del brand. Per rendere ancora più spettacolare l’opening e’ stato organizzato all’unisono con il lancio delle collezione limited edition in collaborazione con Lemaire, Liberty London e Hana Tajima.
Le partnership con designer del mondo moda di lusso, nel solco del trend iniziato da H&M e altri fast fashion retailers, mixate con una store experience che cerca di elevare una declinazione simile al Burberry store di Regent Street, con auditorium e uso delle ultime tecnologie applicate al retail per creare una nuova dimensione di shopping experience, dimostrano la strategia customer centrica che Uniqlo ha in serbo per gli anni a venire. Non da ultima l’azione in questo verso è la collezione Muslim Beachwear by Uniqlo lanciata di recente in Gran Bretagna: un’esempio di come il retailer sia interessato ad avvicinarsi al consumatore europeo e globale andando incontro ad esigenze nuove- lontane dalle sue origini giapponesi – e in maniera ricettiva delle nuove dinamiche di consumo di una società connessa e multiculturale.