Il 13 Maggio Net-a-Porter Yoox Group ha presentato ufficialmente la beta version su invito di The Net Set, l’ultima fatica di Nathalie Massenet, l’imprenditrice che nel 2000 ha “inventato” l’e-commerce di lusso. Il progetto è stato annunciato con queste parole: “The Net Set porterà una rivoluzione nel 2015 pari a quella che è stato Net-a-Porter nel 2000.” Live, Global, Sociable Shoppable and Fashionable (Live, Globale, Acquistabile e alla Moda): questi sono gli attributi che contraddistinguono il social network che punta a monetizzare la user base di Net-a-Porter attivandola con un engagement innovativo. Net-a-Porter non aveva scelta su cosa fare per poter continuare la sua crescita e proteggere la market leadership: strategicamente scelto di modernizzare la sua offerta per distinguersi dagli e-tailers concorrenti (Amazon, Zalando, Farfetch, MatchesFashion, Saks, Nordstrom, Harrods per citarne alcuni).
Perché un portale di e-commerce di prodotti di lusso si sta trasformando in qualcosa di ibrido tra un social network e un e-tailer multimarca? Questa domanda importante rappresenta l’interrogativo del momento per i marchi della moda (e del lusso in generale) che cercano di comprendere le dinamiche di un mondo, quello del digitale, che con commistioni e rivisitazioni alle soluzioni di vendita convenzionali ha stravolto gli equilibri del mercato. Il tutto sta avvenendo in chiave social. Social perché il consumatore, in particolare quello di origine asiatica, è soggetto a dinamiche culturali che trovano sbocco naturale nel mondo dei social networks, strumento di validazione delle proprie esperienze prima, durante e dopo la transazione. La dimensione di condivisione e aggregazione attorno all’atto d’acquisto è fondamentale per il consumatore 2.0 che è abituato ad essere sempre connesso in ogni aspetto della shopping experience omnichannel e, spontaneamente, il lato social è diventato la naturale declinazione online dell’esperienza retail. Un’esempio di questa dinamica WeChat e’ market leader nelle messanging apps in Cina (vedi articolo) e non e’ di minore importanza la sua ascesa nell’Olimpo dei top players nell’e-commerce cinese vista l’utilizzo che i consumatori hanno iniziato a fare della piattaforma.
Le maison di moda non sanno chiaramente come approcciare il tema dell’e-commerce, le soluzioni sono molteplici, complementari e concorrenti: sviluppare piattaforme/ soluzioni in house, servirsi di prestatori di servizi specializzati che stabiliscano l’impianto e la logistica (es. Yoox) e/o lavorare con e-tailers specializzati. Lo scenario competitivo cambia sempre più rapidamente con nuovi players e riconversioni ogni giorno: Style.com, di cui abbiamo parlato recentemente (vedi articolo) e’ un’altra operazione che mostra come l’obiettivo ultimo dei soggetti operanti nei media e nell’e-commerce converga nell’intento di monetizzare le user base di qualità in loro possesso, anche per vendere, ma non solo per questo motivo.
La scena dei social network e’ popolata da qualche anno da startup e social networks che, con modelli di business più o meno similari, stanno cercando con risultati, più o meno dubbi, di offrire la stessa business proposition di The Net Set. Fashory, TrendMe, StyledOn sono alcuni dei players di una lista sempre più lunga di promesse della scena social della moda. Le premesse della nuova avventura The Net Set fanno auspicare per un destino differente visto il potenziale negoziale con i brand e l’autorità acquisita di Net-a-porter.
https://www.youtube.com/watch?v=yEZma_GUKyg